"Life is uncertain. Eat dessert first.” Ernestine Ulmer

Sebbene questa citazione dell'autrice americana di inizio '900 sia pensata al dessert in senso tradizionale, negli ultimi anni la tendenza della grande cucina è stata quella di reinterpretare liberamente questa provocazione.
Abbiamo visto comparire il gelato accanto a primi e secondi, magari in versione salata, magari mantecato al momento, o magari semplicemente in contrasto con gli altri ingredienti del piatto.
Le granite d'altronde, hanno iniziato a diventare basi per altri piatti, accompagnamenti non più solo ornamentali ma significativi, dalla granita di lime e peperoncino per accompagnare le ostriche, a quelle di pomodori o barbabietola.

Secondo i dati emersi dall’Osservatorio SIGEP 2020, le mode gastronomiche più trascinanti dell’estate riguarderanno proprio gelati e granite, che nella versione più posh si annunciano vegan friendly, segno della crescente sensibilità alle mutate esigenze alimentari.

Il mercato del gelato artigianale del resto è in espansione in tutto il mondo ed è un simbolo della cultura, della creatività dei maestri gelatieri e di un’intera filiera che arriva a esportare anche il 90% della sua produzione.

In realtà quello che sta diventando oggi il gelato è qualcosa di incredibilmente innovativo rispetto alla sua versione tradizionale, pur senza tradirne le radici.

Già, ma si fa presto a dire gelato.

Tutti i modi di declinarlo

Declinato in tantissimi modi, può essere salato, vegano, crudista, gourmet.

Viene servito nei modi più bizzarri ed è corteggiatissimo dai professionisti della gastronomia di alto livello che su di lui hanno gli occhi puntati ormai da tempo, per tutte le possibili trasformazioni e riedizioni che si presta a subire.

 

Gelato strano? Sì, ma non a tutti i costi

Il gelato gourmet non deve essere necessariamente strano, agli asparagi o crudista: talvolta per definirlo d’autore sono sufficienti le materie prime, le creme dalla mantecatura esemplare, la frutta rigorosamente di stagione, la temperatura e il modo di servirlo (sembra anche meno freddo), e soprattutto un mestiere solido alle spalle che quasi diventa un’arte.

Last but not least c’è quello internazionalizzato, come l’ice cream che si può trovare a Londra o a New York, in posti dove la tradizione portata dagli chef made in Italy si mescola alla voglia di sperimentare e contaminare, miscelando miele, rosmarino, scorza d’arancia, basilico, peperoncino e caramello salato al burro d’arachidi americano.

La certezza per questi ingredienti di non avere più ruoli statici nelle cucine, ha portato i produttori come Mondial Framec a reinventare il proprio catalogo, personalizzando le richieste dei propri clienti e andando incontro alle loro esigenze in continuo mutamento.
Come la gamma Dolce Vita che, unendo un design italiano all'eleganza vintage, ha saputo reinventarsi come i prodotti che contiene: non più un semplice conservatore gelato, ma un vero e proprio elemento di arredo e un'interessante aiuto alla vendita.

Publié le: 31 Janvier 2020
Catégories: Insights