Svaghi, lussi e ghiotte tentazioni: l'estate italiana all'ombra dei lidi balneari.

O perché il culto del gelato artigianale – e non – passi anche lungo la costa dello stivale più bello del mondo.

Lo sogniamo d'inverno e lo bramiamo all'aumentar delle temperature: per ciascuno di noi, il mare italiano della riviera adriatica e mediterranea rappresenta l'estate.

Ma come e quando sono nati i primi stabilimenti balneari?

Gli iconici lidi dagli ombrelloni colorati che oggi tutti conosciamo nascono in Francia e Olanda alla fine del '700 sottoforma di piattaforme sull'acqua. Queste Bathing Machines erano cabine in legno dotate di ruote e trasportate in mare per garantire e tutelare la privacy delle altolocate dame della costa.

Estate 1828, a Viareggio nascono gli stabilimenti Dori e Nereo: è l'alba di una nuova epoca.

La lunga pedana di legno che conduce al pontile degli stabilimenti balneari, rigorosamente suddivisi per genere, segna l'ascesa di uno stile di vita più moderno e mondano ispirato ai Kursaal e alle terme, in nome della scienza medica britannica che iniziò a pubblicizzare le capacità curative dell'aria e delle acque marine.

In seguito, le palafitte degli stabilimenti balneari divennero sempre più grandi e attrezzate con bar, sale da ballo, negozi ricercati e ristoranti di lusso affiancati da un crescendo di capannine sulla spiaggia illuminate da una sognante passeggiata con vista su esclusivi hotel a 5 stelle.

Addio ai pittoreschi stabilimenti sui pontili, benvenuti ombrelloni da spiaggia: inaugurati numerosi lidi lungo le acque estive del Mare Nostrum.

Rimini, Livorno e Lido di Venezia così come a Napoli, Palermo e sulle coste liguri di Ponente e Levante: agli italiani piace la convivialità dei lidi, anche se cominciarono a frequentare le spiagge attrezzate solo durante il fascismo, quando si investì nelle colonie marine con lo scopo di irrobustire la gioventù fascista tramite attività fisiche e ricreative.

L'esodo estivo italiano, nato con le chiusure estive delle grandi fabbriche e del loro indotto, diede vita a quello che conosciamo oggi come turismo balneare che giunse sulla scia del miracolo economico degli anni '50 e '60, dopo i faticosi anni della ricostruzione a seguito della Seconda Guerra Mondiale.

È boom di prenotazioni: a bordo delle iconiche Fiat 500 color pastello, le famiglie di tutta Italia si stringono tra sdraio, bambini e vettovaglie per raggiungere le riviere del litorale ormai fertile di stabilimenti balneari dove trascorrere l'estate.

Sull'onda del culto del design degli anni '60, Framec ha creato Dolce Vita (vedi scheda), il pozzetto per gelato mantecato e granite in pieno stile Felliniano. Disponibile nelle versioni da 4 fino a 10 gusti, Dolce Vita è dotata di un ampio vano riserva perfetto per lo stoccaggio extra di gelato artigianale o gustose granite.

Nel corso degli anni, il significato di balneazione muta al passo con una società sempre più dinamica ed esigente.

Oggi i bagni vantano un'offerta di comfort e attrezzature in grado di soddisfare le più svariate richieste di una clientela nazionale e internazionale che trova negli stabilimenti balneari una vera e propria succursale del proprio stile di vita cittadino.

L'esponente della cultura contemporanea fatta a vetrina refrigerata è Mirabella.

Il fiore all'occhiello 3 in 1 di casa Framec si trasforma in base alle necessità di esposizione in meno di un minuto. Dalle vaschette di gelato mantecato, ai vassoi per torte gelato e porta stecchi per ghiaccioli, Mirabella (vedi scheda) è sinonimo di design sofisticato e performance professionali.

Molte abitudini sono cambiate e continueranno a farlo, ma una certezza rimarrà per sempre: il piacere di gustare un gelato in riva al mare.

Da sessant’anni, Framec fornisce frigoriferi e vetrine refrigerate professionali agli stabilimenti balneari di tutta Italia per alimentare e addolcire i ricordi delle famiglie in vacanza lungo le coste della penisola più bella del mondo.

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Pubblicato il: 02 Agosto 2022
Categorie: Curiosità